«LIBERTÀ È PARTECIPAZIONE»

Che cos’è per voi la “partecipazione”?

Libertà è partecipazione”. Così cantava Giorgio Gaber alla fine degli anni 80’ in una delle sue più celebri canzoni. Per me è identità, interesse, azione e relazione.

Scusate, prima di proseguire mi presento: sono Vanessa Pagano, classe ’96 e vivo a Trepuzzi. La mia è quella generazione di giovani che necessita di appartenere a un gruppo, a una comunità, per contrastare la prevaricazione dell’individualismo che va sempre più diffondendosi.

A proposito di partecipazione, lo scorso 7 ottobre si è svolto l’incontro “Trepuzzi Galattica”. Finalmente l’occasione per accompagnare noi giovani verso esperienze sociali, professionali, di partecipazione civica e per elaborare nuove soluzioni e opportunità. Un momento di confronto e riflessione tra spunti e criticità.

Dei quattro tavoli tematici presenti, ho sentito di poter dare il mio contributo a quello delle “Infrastrutture materiali e immateriali”. Siamo partiti dalla domanda: Il patrimonio pubblico è opportunamente valorizzato? No. Mettiamoci nei panni di un turista che decide di soggiornare nel nostro Paese. Cosa potrebbe fare? Come fargli conoscere un po’ di “noi”? E da qui le nostre proposte. Potremmo mappare un percorso tra i frantoi ipogei presenti e associarne uno culinario con le specialità tipiche del nostro territorio, per esempio. Abbiamo poi individuato luoghi, sia all’aperto che al chiuso, che potrebbero diventare sede di attività sportive, culturali e professionali. Alcuni di questi da riqualificare, come il vecchio cinema Colelli, a cui sarebbe grandioso dare una nuova vita!

Altro punto su cui ci siamo confrontati: il dialogo tra i cittadini e le istituzioni. Basti pensare che l’incontro stesso è una forma di dialogo. L’idea comune è di sentirsi parte, o meglio, di non sentirsi esclusi da una società timida nel dare spazio ai giovani portatori di bisogni ed esigenze, ma anche di competenze e risorse.

L’iniziativa si è rivelata un grande successo. Il confronto finale ha confermato una concezione della partecipazione meno dogmatica, fattiva e concreta, quindi più utile e dialettica. Abbiamo disegnato un’immagine del nostro paese tutt’altro che passiva, in cui è venuto fuori il desiderio di sperimentare e sperimentarsi attraverso la partecipazione attiva. Partecipazione che diventa luogo di crescita in quanto luogo di incontro.

Del resto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, rivolgendosi alle nuove generazioni ha detto: “Non fermatevi, non scoraggiatevi, prendetevi il vostro futuro perché soltanto così lo donerete alla società”. E noi siamo pronti.

Vanessa PAGANO

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