«PRONTI A CONTRIBUIRE ALLA LEGGE»
Salvaguardare, valorizzare e sostenere le feste patronali pugliesi è l’obiettivo della proposta di legge presentata nella sesta commissione del Consiglio regionale pugliese. Una sfida che chiama in causa il futuro delle tradizioni del territorio. Futuro che ha bisogno di certezze, considerato che intorno a questi appuntamenti ruota un tessuto economico di non poco conto.
Ebbene il testo della Pdl (attualmente da considerarsi una bozza) contiene al momento quattro articoli che, oltre alle finalità di salvaguardia, promozione e sostegno delle feste patronali pugliesi, predispone la programmazione degli interventi da parte della Giunta regionale, affinchè «si promuova – si legge – la conoscenza delle feste patronali a seguito della dotazione di un apposito osservatorio, dell’istituzione di un inventario e la diffusione di un calendario per una programmazione unitaria e di identità visiva».
Si fa inoltre riferimento ad iniziative convegnistiche, seminariali, di ricerca e di approfondimento della cultura delle feste patronali, ma anche al sostegno alle feste regolarmente iscritte nell’inventario del patrimonio culturale immateriale pugliese, per noleggio luminarie, manifestazioni bandistiche, musicali e pirotecniche, oltre all’acquisto di biglietti per il luna park destinati alle famiglie meno abbienti.
Due le questioni principali emerse nel corso della discussione sul testo in sesta commissione.
Una riguarda l’individuazione del soggetto a cui erogare i fondi, che siano i Comuni o i comitati con titolarità giuridica. L’altra riguarda la definizione di “feste patronali” e dei requisiti da richiedere per l’iscrizione all’inventario. Da qui l’esigenza di aggiornare i lavori con l’audizione delle associazioni che ruotano intorno ai preziosi appuntamenti.
Intanto la posizione dell’amministrazione trepuzzina è stata palesata, sin da subito, dal sindaco Giuseppe Taurino e dall’assessore delegato a Bande a Sud, Giuseppe Rampino.
«Una legge a tutela delle feste patronali non può che trovarci d’accordo – hanno detto – se lo stile di scrittura del provvedimento dovesse essere partecipato, largo ed inclusivo come quello adottato per la “legge sulle Bande”, saremo ben lieti di dare il nostro contributo, potendo raccontare la storia di un amministrazione che sui riti patronali ha investito risorse energie e progettualità.
I nodi da sciogliere sono molteplici e come sempre è bene partire da principio: cose è una festa patronale e come si caratterizza? Chi deve essere a preoccuparsene? Che ruolo giocano i Comuni?
Siamo certi che la guida espertissima in materia del Presidente Donato Metallo favorirà una sintesi equilibrata, per garantire un provvedimento all’altezza di una cornice culturale che rappresenta il patrimonio immateriale più prezioso della nostra amata regione».