NUOVO AFFIDAMENTO
Giovedì scorso, con apposita determina, la piscina comunale è stata affidata per un anno alla società “Futura Trepuzzi”, la stessa che gestisce gli impianti sportivi.
La svolta arriva dopo un trascorso burrascoso per l’impianto, il cui taglio del nastro risale a quasi vent’anni fa. Dal 2003 fino agli inizi del 2013 le cose andarono bene. Poi arrivò la battuta d’arresto, che si è protratta più del previsto. A conti fatti nel 2023 per l’impianto ricorrerebbe un triste anniversario: un decennio a battenti chiusi.
E invece la svolta è arrivata, si diceva, proprio nei giorni scorsi. La risoluzione del precedente contratto – si legge nella determina di affidamento al nuovo gestore – è dovuta ad «un grave inadempimento».
Il riferimento è alla scadenza concordata, nero su bianco, di fine lavori di ristrutturazione – che pure dovevano essere garantiti dall’affidatario – e al periodo entro il quale l’impianto avrebbe dovuto essere riattivato regolarmente.
La piscina comunale, infatti, avrebbe dovuto riaprire i battenti nell’autunno 2021, ma così non è stato. Da allora è trascorso un anno e, complice la crisi, il secondo taglio del nastro si è fatto sempre più incerto. A questo punto la risoluzione del contratto si è resa necessaria, lasciando spazio ad un’altra soluzione.
«Stante l’urgenza e il primario interesse di questa amministrazione di procedere all’apertura della struttura sportiva – si legge nell’atto di giovedì scorso – si è ritenuto opportuno attivare un’altra modalità di affidamento temporaneo», di un anno appunto. Il tutto «nelle more – si legge ancora – della procedura di gara per l’affidamento in concessione ventennale della struttura sportiva».
L’affidamento diretto è passato tramite una manifestazione d’interesse avanzata da un unico operatore economico, la “Futura Trepuzzi srls”. Considerato che la società in questione non risultava perfettamente rispondente ai requisiti economici e professionali previsti dal precedente bando, l’amministrazione – nella stessa determina – spiega di aver derogato quei criteri, trattandosi di affidamento temporaneo e considerata l’urgenza di garantire il servizio alla comunità.
Cosa accadrà adesso? Firmato il contratto, la struttura passerà immediatamente nelle mani del nuovo concessionario, che riconoscerà al Comune di Trepuzzi un canone simbolico di 1.200 euro annui.
A questo punto non resta che fare un grande in bocca al lupo a chi ha deciso di raccogliere la sfida, con l’augurio che lo scalpitare dei cittadini si traduca anche in centinaia di iscrizioni.
Erica FIORE