PAESE CHE VAI
TURISMO CHE TROVI...

EDITORIALE - LUGLIO 2022

Accogliamo il turismo che ci meritiamo? Non sempre.

Abbiamo un’idea chiara del turismo che vogliamo accogliere? Forse.

Pensiamo periodicamente a rinnovare la nostra offerta? Non in modo metodico.

Il turismo è un fenomeno e come tale andrebbe trattato: in continua evoluzione, con esigenze sempre nuove. Così come cambia il visitatore o il suo modo di guardare il mondo, allo stesso modo il mondo dovrebbe rinnovare periodicamente il suo modo di porsi.

Attenzione però: il modo, non la sostanza. Cosa ci aspettiamo da un viaggio? La conoscenza dei luoghi, degli usi e costumi, della sua autenticità. Apprezziamo i servizi di cui possiamo fruire, le esperienze organizzate di full immersion nel territorio, i comfort e l’accoglienza. Speriamo forse di plasmare un luogo alle nostre di esigenze.

Assolutamente no. Speriamo che arrivi finanche a snaturarsi per venirci incontro? Categoricamente no. Il souvenir più bello che speriamo di portare a casa è un bagaglio esperenziale, fatto di posti, persone, sensazioni, avventure.

Come ogni fenomeno che si rispetti, il turismo si manifesta – a fasi alterne – nel corso di tutto l’anno. I protagonisti non sono soltanto i viaggiatori, ma anche e soprattutto il tessuto che li accoglie.

Tessuto sì, costituito da una fitta trama di relazioni umane, offerte, infrastrutture, servizi, programmazione.

I veri attori del turismo sono coloro che vivono il territorio tutto l’anno, nel tentativo di incentivarne lo sviluppo. Pensare di lasciare inalterato lo stesso canovaccio per anni, significa sottovalutare la grande occasione che i flussi di viaggiatori offrono.

Trepuzzi e Casalabate sono storicamente mete predilette di un turismo familiare. Negli ultimi anni agriturismi e masserie – complice la volontà di staccare la spina lontano da assembramenti – hanno registrato numeri in crescita, le strutture turistico-ricettive sono aumentate, l’offerta si è fatta più ampia e inclusiva. Insomma, un graduale cambiamento è decisamente in atto. Bisogna, però, alimentarlo.

Con tutti i componenti della neonata Associazione “Di RiTorno” abbiamo promosso un confronto con gli operatori del settore turistico e ricettivo della nostra marina. Li abbiamo incontrati in primavera, per affrontare insieme temi come la destagionalizzazione e il rinnovo costante dell’offerta. La strada da fare è tanta, ma la volontà c’è tutta.

Per questo, nel numero di luglio del nostro e del vostro giornale, abbiamo voluto scattare una foto alla Trepuzzi turistica, così come è oggi. Ma abbiamo voluto anche sognare, condividere esperienze e idee, rispolverarne la storia e raccontarvi le nuove scommesse che hanno interessato questo territorio.

Lo abbiamo fatto pensando a loro, agli imprenditori (o aspiranti tali) di Trepuzzi-Casalabate desiderosi di spunti e nuova linfa. La meta è chiara: non un turismo di sola andata, ma un turismo di ritorno… unico, ma allo stesso tempo di tutti.

Erica FIORE

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