NOBILITARE LO SCARTO

COSÌ DIVENTA RISORSA…ED ENERGIA

La situazione economica internazionale e, a cascata, quella del nostro territorio, mette in evidenza interrogativi importanti che vanno dall’etica del lavoro e dell’impresa, alla sostenibilità delle produzioni, all’inquinamento ambientale.

Attualmente sono due le problematiche che, più di altre, interessano il nostro territorio. A livello nazionale,  la ricerca continua di fonti di energia che siano alternative al combustibile fossile e, a livello territoriale (o meglio ancora provinciale), la soluzione al problema generato dal batterio Xylella. Queste due problematiche oggigiorno potrebbero rivelare un punto di “congiunzione”.

Già anni fa nel periodo precedente alla moria degli alberi d’ulivo si ebbe l’idea di ripensare gli schemi di sviluppo, per creare lavoro e al contempo scommettere con lungimiranza sul progresso economico attraverso l’utilizzo di matrici organiche per la produzione di energia elettrica.

Tutto ciò era possibile attraverso le installazioni che producono Biogas.

Spieghiamo bene. La produzione di Biogas è un fenomeno che avviene spontaneamente in natura quando si verifica una decomposizione in assenza di ossigeno. Possiamo immaginare che i moderni impianti di biogas funzionino come l’apparato digerente di un bovino nel quale, in assenza di ossigeno, la sostanza organica viene trasformata in biogas, costituito principalmente da metano e anidride carbonica.

Ebbene il gas prodotto in questo processo può essere utilizzato per alimentare motori di cogenerazione che producono energia elettrica e termica. Ma non finisce qui. Infatti per alimentare i digestori di queste installazioni si poteva utilizzare, per una parte dell’anno, un sottoprodotto alimentare come la sansa. Si poteva, quindi, nobilitare al ruolo di risorsa uno scarto derivante dalla lavorazione delle olive.

E arriviamo ad oggi. L’arrivo del batterio killer per ovvi motivi ha interrotto questo progetto per mancanza di “materia prima”.

L’ augurio è che ci sia un ripristino (anche graduale) del verde che prima ci circondava, grazie alle nuove e/o vecchie cultivar resistenti. Il tutto per far sì che il progetto interrotto RITORNI… affichè si possa produrre e impiegare energia alternativa partendo da quello che abbiamo sempre avuto intorno e considerato uno scarto.

Agr. Giovanni PEZZUTO

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