SCUOLA, UNIVERSITÀ, LAVORO

IL NETWORKING, UNA SFIDA POSSIBILE

MARCO MIGLIETTA

Spesso quando sentiamo parlare di mondo del lavoro (mai argomento fu così vasto e complesso) assistiamo a dibattiti estremamente focalizzati sull’assenza dello stesso e mai sul modo e sugli strumenti di recruitment e di ricerca di quello che invece c’è.

In un mercato in continua evoluzione (si pensi anche solo a come la cultura dello smart working abbia rivoluzionato i criteri di scelta sia lato datore, sia lato lavoratore) l’essere al passo coi tempi e l’adottare strumenti di adeguamento sono diventati, ora più che mai, elementi imprescindibili. Il primo step utile è senz’altro il network.

Ma procediamo per gradi, ponendoci delle domande.

A chi posso rivolgermi se mio figlio ha delle difficoltà nel preparare un compito di matematica o ha bisogno di ripetizioni? Beh, qualcuno di voi potrà rispondermi che vi sono molti docenti preparatissimi pronti ad aiutarlo nel pomeriggio. Si, il doposcuola. Intendo proprio quello.

Ho un dubbio in materia fiscale, chi posso consultare per avere un confronto/consulenza? Risposta quasi banale: sul territorio vantiamo numerosi professionisti esperti in materia (Dottori commercialisti, CAF… ecc.).

A questo punto mi sembra quasi scontato e lapalissiano che se ho un problema legale mi rivolgerò al mio avvocato di fiducia e se devo rivedere la planimetria catastale andrò dal miglior geometra della zona e via discorrendo.

Ma a chi posso rivolgermi se ho un dubbio sulla scelta della facoltà a cui iscrivermi? A chi posso chiedere cosa sono i CFU? Da chi posso ricevere un feedback sul Curriculum Vitae che ho appena redatto? Come faccio a sapere se la Job Description che ho appena letto su un sito dell’Agenzia di Lavoro rappresenta quello che veramente voglio fare da grande?

Probabilmente la faccia di chi dovrebbe rispondere a queste domande sarebbe già meno sicura di sé e brancolerebbe forse nel buio nel fornire una risposta. Fatto salvo ovviamente il “c’è Ammiocuggino che sa tutto”.

Ed è qui che entra in gioco il network, mi spiego meglio nel dettaglio:

  • una base territoriale composta da un pool di tutor i quali si rendono disponibili, sulla base delle proprie esperienze personali e professionali, a fornire indicazioni, suggerimenti e consigli a partire dalla scelta universitaria;
  • una cooperazione – magari coadiuvata da accordi stipulati con l’amministrazione comunale – tra territorio, Ateneo e aziende
  • condivisione di materiale universitario e simulazione di esami;
  • guida alla redazione della tesi di laurea;
  • un portale on-line di placement: un luogo dove domanda e offerta di lavoro si incontrano;
  • incontri e webinar di approfondimento sui temi legati all’università e alla ricerca del lavoro;
  • guida alla redazione del Curriculum Vitae;
  • incontri di simulazione di un colloquio di lavoro.

Probabilmente potrà essere solo una goccia nell’oceano, consentitemi la citazione. Ma se non lo facessimo, l’oceano avrebbe una goccia in meno.

“Fare rete”: è così che immagino la ripartenza. E a Trepuzzi gli elementi li abbiamo tutti. E le risorse? A iosa. È una sfida? Assolutamente sì. Ma possibile.

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