…LA RACCOLTA DEL FUTURO
Pensate a un pub, una discoteca o l’uscita di scuola… quella che viene in mente è subito l’immagine di un insieme di giovani, uniti nel fare qualcosa. Provate a cambiare luogo e a sostituirlo con una realtà nuova, diversa. Sto parlando della nostra Bibliò, in cui si è svolta “TREPUZZI GALATTICA”, un vero e proprio party delle idee, in cui ragazzi di un esteso range di età hanno riflettuto su vari temi riuniti intorno a un tavolo. Il mio era dedicato alle “Idee”.
In un suo monologo Galimberti fece notare come le più grandi scoperte della storia siano state fatte in giovanissima età. Leopardi scrisse il suo “Infinito” a soli venti anni, Einstein pubblicò il primo testo sulla teoria della relatività a ventisei e la lista è ancora lunga.
Le idee dunque, piccole o grandi che siano, possono venire anche da noi ragazzi, forse devono venire proprio da noi.
Al nostro tavolo è stato chiesto di riflettere su una realtà che ci sta a cuore, alla quale vorremmo apportare un cambiamento. Il processo di ideazione di qualcosa è sempre, a mio parere, la parte più difficile. Certamente strutturare un’idea è un compito estremamente arduo, con tutte le modifiche, i ragionamenti e le revisioni che questa fase comporta.
La parte che però mi affascina maggiormente è proprio la prima: l’epifania, il manifestarsi dell’idea. Abbiamo analizzato tutte le nostre proposte ed è stato interessante notare come, ciascuno a suo modo, siamo tutti affezionati agli stessi luoghi e tradizioni.
Il tempo da dedicare a questa prima fase di ideazione è sempre troppo poco, ma una volta messo in moto il cervello è difficile spegnerlo. Fatti i conti con il tempo rimasto, abbiamo poi ristretto il campo di indagine e ci siamo soffermati sulle due idee principali.
Entrambe, ognuna con le sue specificità, hanno messo in collaborazione i giovani, con tutto quello che hanno da dare, e il territorio, con tutto quello che ha da offrire.
Durante il confronto collettivo è stato bello vedere come noi ragazzi siamo capaci di lavorare in sinergia e con un sano spirito di collaborazione. La partecipazione attiva e la voglia di fare è quello che più mi ha colpito.
Ho capito che si può essere felici e leggeri anche parlando di tematiche più importanti, senza cadere nella superficialità e nella noia. L’auspicio è che i frutti che l’incontro ha dato vengano presto raccolti e fatti maturare, in attesa del prossimo evento!
Ludovico CHETTA