PER RITROVARSI “SENZA MASCHERE”
È dalla notte dei tempi che si sente parlare del rapporto dell’uomo con l’ambiente. Personaggi di spicco come Leopardi, Pascoli, Carducci, hanno fatto del loro studio un continuo interrogarsi sul perché e come l’uomo si relaziona con la natura e quali conseguenze ne derivano.
Opinioni diverse, tenute insieme però da un filo conduttore che non abbandona mai il pensiero di chi fa ricerca: l’arte.
E di arte vive anche la nostra concittadina Cristel Caccetta, che con l’ambiente ha sempre avuto un fortissimo legame. È una giovane attrice, scrittrice e regista, nata e cresciuta in masseria, dove tutto ha avuto inizio.
Vivendo a stretto contatto con la natura ne ha sempre coltivato un grande rispetto, coniugando con il tempo l’amore per il territorio all’arte. In masseria, già da piccola, ha cominciato a scrivere i suoi racconti e ambientare le sue prime sceneggiature proprio negli spazi che la circondavano.
Crescendo quel luogo non ha perso il suo valore originario. Cristel è riuscita a “sfruttarlo” in modo più professionale, organizzando workshop e ambientando cortometraggi e mediometraggi per la sua “non-scuola” di recitazione “Azione Dramatic Arts”, fondata insieme a Luigi Imola, che prepara professionalmente gli allievi al mondo del Cinema e del Teatro e che mira a essere uno spazio in cui l’allievo lavora sullo strumento più potente che ha: sé stesso.
E proprio a partire dalla sua necessità di stare nella natura per riconnettersi e ritrovarsi nasce un interessante progetto, volto a intersecare la propria essenza con l’ambiente, inteso come tutto ciò che ci circonda.
“Senza Maschere” è una residenza cinematografica incentrata sulla ricerca della propria unicità artistica, all’interno di uno splendido b&b a Monteroni, completamente immerso nella natura.
In un arco temporale di cinque giorni i partecipanti, professionisti e non, si catapulteranno in una dimensione parallela alla vita quotidiana e vivranno insieme, condividendo ogni momento della giornata per scoprire o risvegliare la propria vena artistica.
La scelta del titolo non è casuale: si ha spesso l’impressione che il cinema e il teatro siano finzione. Nulla di più sbagliato.
Parlano della vita e per questo è necessario essere senza filtri e senza maschere così da riscoprire il teatro come mezzo per ritrovare sé stessi.
La natura diventa il set perfetto per scoprire e scoprirsi, l’ambientazione bucolica ideale. L’incontro dell’Io con l’Ambiente stimola la creatività: di fronte alla sua bellezza la mente non può far altro che lasciarsi ispirare, creare e manifestarsi come poesia, arte, sceneggiatura.

I partecipanti scriveranno e gireranno un cortometraggio finale, frutto delle cinque intense giornate in cui avranno modo di scambiarsi i ruoli (chi la regia, chi il fonico) e sperimentare, attraverso una strumentazione cinematografica, quello che ognuno desidera.
Una vacanza diversa dal solito, sicuramente. Adatta a chi ha voglia di immergersi nella natura, separarsi dal tempo e dallo spazio e scoprire la propria unicità, una pellicola alla volta.
Mariafrancesca ERRICO