INFRASTRUTTURE, LA CARTA VINCENTE

RETE TRA PUBBLICO E PRIVATO

Ho partecipato a “Trepuzzi Galattica” ed è stata una bellissima iniziativa che ha dato voce ai giovani cittadini della nostra comunità.

Al mio tavolo di confronto dal titolo “Infrastrutture materiali e immateriali” ci siamo chiesti se il nostro territorio sia opportunamente valorizzato, se esistano degli spazi per ospitare delle iniziative sociali di ogni natura e se siano sufficienti gli strumenti messi in campo dal nostro Comune per favorire il dialogo “face to face” tra cittadini ed istituzioni.

Il primo punto affrontato è stato quello relativo alla valorizzazione del territorio pubblico. Eventi come Bande a Sud si sono dimostrati un vero e proprio successo per il nostro paese, ma Trepuzzi non è solo questo, è molto di più.

Vanta infatti un patrimonio storico-culturale al quale potrebbe essere data una “seconda vita”, organizzando ad esempio delle visite guidate, delle attività di intrattenimento. Abbiamo pensato, andando un po’ fuori traccia, che lo stesso discorso potrebbe essere traslato anche al privato: ne è un esempio ArtigianArte, mostra dell’artigianato locale accolta a palazzo Guerrieri.

Ci siamo poi interrogati sull’esistenza di spazi nei quali ospitare iniziative di innovazione sociale, promozione di talenti e creatività giovanile. Su questo punto ci siamo sbizzarriti parecchio: siamo passati dal citare il boschetto della zona “Case Bianche” a l’Anfiteatro di Via Salvemini all’area mercatale della marina di Casalabate, fino alla biblioteca Bibliò.

Ognuno di noi ha espresso la propria idea: abbiamo proposto attività sportive all’aperto come corsi di pilates o per i più coraggiosi crossfit/calisthenics, corsi di street art, corsi di arti manuali (es. cucito, cartapesta ecc.) e per i più golosi eventi come sagre o degustazioni.

Arriviamo ora al terzo ed ultimo punto: riteniamo sufficienti gli strumenti messi in campo dal Comune per favorire il dialogo tra giovani cittadini e le istituzioni? Assolutamente sì ed eventi come Trepuzzi Galattica ne sono la dimostrazione.

La risposta è stata unanime: gli assessori si sono dimostrati disponibili all’ascolto e al confronto, invitandoci anche ad intervenire con spirito critico.

In breve: ascolto e confronto sono stati i mantra di questo piacevole pomeriggio che ci ha permesso di guardare al futuro partendo dal presente.

È  stato bello vedere come due diverse generazioni (Millennials, dei quali ahimè faccio parte, e Generazione Z) abbiano gli stessi bisogni e le stesse esigenze: essere protagonisti.

Come disse Eleanor Roosvelt «il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni».

CASSANDRA MONTE

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